VENEZIA: quanto costerà l’ingresso nel 2023.

La tassa di sbarco per entrare a Venezia, che sarà richiesta ai viaggiatori dal 16 gennaio 2023, varierà da 3 fino a 10 euro a persona a seconda dei giorni e potrà essere pagata in anticipo con carte di credito, Paypal ma anche bonifico. L’importo pagato sul posto, invece, varierà a seconda del giorno di ingresso, con un sistema a bollini colorati: le giornate più affollate, così dette da bollino nero, come weekend e giorni di eventi speciali, costeranno di più, o meglio il costo aumenterà fino a 10 euro al crescere dei visitatori, fino al raggiungimento del numero di 40mila persone che è il massimo degli ingressi giornalieri consentiti. Nel computo non dovrebbero essere conteggiati coloro che soggiornano a Venezia presso una struttura ricettiva.
Secondo il regolamento, il contributo all’arrivo verrà pagato dalla compagnia di trasporto (bus, aereo, treno o nave) in convenzione con il Comune, o dal singolo all’arrivo al terminal terrestre o aereo. Le tariffe sono da 3 o 8 o 10 euro, a seconda dei bollini (verde, rosso o nero) con cui viene contrassegnata la giornata di visita a Venezia, in base all’affollamento.

Ritorna d’attualità l’overtourism a Venezia con la conferma che da gennaio 2023 prenderà ufficialmente il via il progetto di creare dei varchi di accesso alla città, dei veri e propri tornelli di ingresso, per limitare il numero di turisti giornalieri che potranno accedere. Per l’accesso a Venezia sarà necessario prenotarsi su un’apposita app, nonché pagare un contributo d’ingresso dal costo variabile per finanziare il turismo. La sperimentazione di questo sistema era stata sospesa per via del covid, ma sono già definiti i termini e gli importi della così detta “Tassa di sbarco”, prevista nelle legge di Bilancio 2019. Per questo è stata ripresa la sperimentazione nella primavera 2022 in eventi ad alto flusso come il Carnevale di Venezia e il sistema è stato reso già attivo. Inizialmente prevista a luglio, l’avvio della fase operativa è slittata a gennaio 2023.

I residenti e i pendolari non dovranno ovviamente pagare un contributo per entrare nella città dove vivono e lavorano, così come gli studenti, ma dovranno comunque esibire un pass di ingresso. I primi tornelli, posizionati nei punti strategici della città, potrebbero essere ‘testati’ dai dipendenti del Comune e delle società partecipate nell’isola del Tronchetto, poi alla stazione ferroviaria e a Piazzale Roma. Altre categorie saranno esentate con apposito provvedimento del comune di Venezia: possibile siano esentati tutti i residenti nella regione Veneto, ma con obbligo di registrare l’ingresso per non superare il numero chiuso.
Il comune di Venezia ha confermato che ci saranno sconti per chi resta più giorni in laguna, inoltre chi prenota prima potrà beneficare di un risparmio evidente mentre chi non prenota sarà soggetto ad una tassazione più alta.

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro : “Ci saranno dei tornelli come quelli del supermercato e con una ‘app’ si potra’ passare, in base alla disponibilità che si ha. Se uno è un cittadino, avra’ sempre la ‘chiave’ del cancello, se uno e’ un ospite ce l’avra’ per il periodo in cui e’ ospite. Con il contributo d’accesso possiamo usare la leva finanziaria per dissuadere le persone che non hanno prenotato l’ingresso alla città. Comunque, stiamo procedendo per gradi, prima i tornelli e poi bisogna agire sulle norme che regolano la prenotabilità per impedire quei picchi che non sono più accettabili. Una cosa posso dire con certezza: non sarà più come prima”.